Le emozioni di una festa patronale, lo abbiamo detto più volte, sono uniche.
E lo sono perché è il momento in cui una comunità si ritrova nel suo spirito d’appartenenza, nell’amore per la propria terra, nei sorrisi dei bambini e degli anziani.
Si, perché la festa di paese ha questo potere magico, questa capacità più unica che rara: riunire i cittadini.
Riunire, si. Perché anche chi è lontano vive la festa come se fosse lì. Perché nessuno può esimersi dal non passare da quelle strade addobbate con luci e odori tradizionali.
Eventi che richiedono un impegno costante da parte di volontari e devoti, perché quella magia resti viva nel tempo.
E a tutto questo splendido quadro, come se fosse la cosa più naturale del mondo, fanno da cornice le note della banda.
Quelle note immancabili che impreziosiscono le serate d’estate, che riscaldano le fredde giornate invernali, che catturano l’attenzione dei più, senza badare all’età o ad altro.
Perché, fra tutte le magie, quella della banda è sicuramente la più bella.
Individualità, quelle dei musicisti, che si legano per dar vita a una melodia collettiva capace di far innamorare tutti.
La cassarmonica, regina indiscussa della festa, che li accoglie e permette loro di essere al centro di tutto.
L’eleganza degli stumenti musicali che riflettono i colori.
Si, è proprio magia quella delle note in festa. Un’arte antica, senza la quale verrebbe meno lo spirito della tradizione.
Continuiamo ad emozionarci quando il giorno del Santo Patrono udiamo quelle melodie girovagare per i vicoli dei nostri borghi, perché è quella la missione della banda.
Senza emozione, la banda non avrebbe senso d’esistere. Ma siamo certi che ciò non possa mai accadere. Perché le bande sono legate in maniera indissolubile ai ricordi più belli che custodiamo gelosamente nel nostro cuore.
Armonie di Puglia.