Poche cose sono fortemente identitarie come la festa patronale: un’occasione in cui il senso di comunità e di appartenenza si fa forte e confonde i confini di ciò che è sacro con ciò che è tradizionale e popolare. Una serie di riti e usanze che si ripetono, anno dopo anno, e sono attesi da famiglie intere, dai nonni ai nipoti più piccoli.
Corato si appresta a festeggiare per tre giorni il suo santo patrono, San Cataldo, con un programma di eventi molto ricco che immerge i fedeli e i cittadini in una atmosfera gioiosa e mistica.
Noi di PugliArmonica, con la nostra associazione, siamo parte attiva nell’organizzazione, in stretta sinergia con il Comitato “Deputazione maggiore”, presieduto da Aldo Scaringella, e il Comune di Corato guidato dal sindaco Corrado De Benedittis. Il nostro obiettivo, da sempre, è valorizzare le tradizioni e tutto il patrimonio di folklore che ha un valore incommensurabile e per questo primo anno a Corato, metteremo in campo tutta la nostra passione e, sin da subito, abbiamo proposto una novità, che è stata accolta con entusiasmo: trasformare la festa patronale in un evento in cui ciascuna delle tre giornate è, dalla mattina alla sera, scandita da appuntamenti che coinvolgono la cittadinanza e danno il giusto valore alla fede, a cui si legano moltissimi riti che rischierebbero di scomparire assorbiti dalla modernità.
«Innovare una festa patronale non significa distruggere la tradizione, ma trovare un equilibrio tra elementi del passato e nuovi – afferma Graziano Cennamo, presidente di PugliArmonica – è stata importante la sinergia che si è creata tra la chiesa locale, l’amministrazione, che sta investendo tanto sulla tradizione, e con il comitato “Deputazione maggiore”. Non ci siamo sostituiti a nessuno, abbiamo fatto da regia, cercando di mettere su un programma meritevole e in pieno rispetto delle persone che hanno sempre costruito la festa».
Il programma, come si diceva, è ricco e alterna i riti religiosi alle celebrazioni civili, e coinvolge tutta la città addobbata a festa con l’illuminazione artistica di Paulicelli Lights Design, tra messe, bande musicali – che si esibiscono nell’ambito del programma del Festival “A tubo” – fino al lancio del pallone aerostatico nel Luna Park.
«La festa del Santo Patrono deve ritornare ad essere momento cruciale della nostra comunità cittadina e anche del territorio vasto. Richiamo e ritorno delle tradizioni, – afferma Beniamino Marcone, assessore alla Cultura del Comune di Corato – per questo abbiamo deciso di collaborare con la Deputazione Maggiore garantendo loro massima collaborazione e grande sostegno. La scelta di fare squadra con realtà che fanno dell’autenticità delle tradizioni una forma di innovazione e di rilancio per le comunità non poteva che trovare la nostra piena condivisione».
Martedì 16 il programma religioso prende il via alle 16.45 con una cerimonia nella chiesa matrice presieduta dal rettore don Giuseppe Lobascio, occasione in cui il busto argenteo di San Cataldo è esposto al pubblico. Nei tre giorni seguenti ha luogo il triduo di preparazione con rosario meditato alle 18.30 e Santa Messa alle 19.
Sabato 20, la diana di apertura delle 8 scandisce l’inizio dei festeggiamenti, a cura della ditta Piromagia da Pannarano (BN). Alle 19:00 le vie del centro sono allietate dal suono festoso della “Banda Città di Corato” diretta dal Maestro Giorgio Loiodice. Sabato è anche l’attesa giornata dedicata alla processione che, partendo da Largo Plebiscito alle 20, porta per le strade della città la statua lignea del santo patrono, intronizzata sulla tradizionale “Macchina”, addobbata dalla ditta Abbondanza. A incantare il centro storico è anche il corteo del gruppo storico sbandieratori “Fieramosca” di Barletta.
Domenica 21 sveglia presto: alle 7 da piazza Cesare Battisti parte “Pedalando con i Santi”, a cura di Legambiente; alle 8, poi, si tiene il tradizionale lancio di bombe. È giornata di messe, fino a quella delle 19 celebrata in piazza Cesare Battisti presieduta dall’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo, partecipata anche da autorità civili e militari. Allo stesso orario, per le vie del centro, si muove in marcia la bassa musica “L’armonia Molfettese”. Alle 20 ancora processione e la magia della festa si scopre anche in piazza Cesare Battisti con il lancio del pallone aerostatico a cura della ditta “Pulli Mongolfiere” da Veglie (LE). Sempre lì, alle 22, si tiene il concerto sinfonico della Grande Orchestra di Fiati “Ligonzo” Città di Conversano, diretta dal Maestro Angelo Schirinzi. Sguardo in alto verso le 24 per ammirare lo spettacolo pirotecnico da contrada ‘Pezze San Cataldo’ (stazione), a cura della ditta Piromagia da Pannarano (BN).
Lunedì 22, ultimo giorni di festa, è scandito alle 8 dal tradizionale lancio di bombe. Dopo le messe giornaliere (8.30 e 19), alle 19 si esibisce nelle vie del centro l’orchestra di fiati “Davide Delle Cese” città di Bitonto, diretta dal Maestro Vito De Santis. Alle 20 il santo è per l’ultima volta in processione per fare ritorno nella chiesa matrice, dalla tradizionale “Macchina”. La serata prosegue, alle 22, con l’esibizione itinerante della Birbantband e si chiude alle 23 con lo spettacolo circense di ManuCircus. Nei tre giorni di festa non manca il Grandioso Luna Park, divertimento per i più piccoli, in via Sant’Elia.
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